La riforma della sanità sarà su Twitter
Sul blog di Howard Luks viene annunciato che "l'imminente rivoluzione della sanità sarà sempre più spesso favorita e promossa da un Tweet, con un messaggio su FB o da un link dalle organizzazioni mediche orientate al futuro, dai gruppi innovativi emergenti e dagli istituti che stanno nascendo ogni giorno nel mondo. Perciò le reti sociali prossemiche, come quelle marginali, saranno informate e convinte a partecipare. La rivoluzione non si deve concentrare sulle iniziative che hanno per protagonisti "grandi numeri", ma piuttosto sul lato umano dei milioni di interazioni "spezzate" e che creano disordine ogni giorno.
Noi abbiamo in mano il sociale, l'umanità e' intrinsecamente sociale. Gli esseri umani, la salute e i comportamenti sono sociali. Al contrario la sanità e le piattaforme tecnologiche non sono sociali. Le piattaforme sono dei semplici strumenti che possiamo utilizzare per diffondere il messaggio. Se scegliamo di twittare o di postare qualcosa su FB e di condividere la nostra esperienza, il mezzo serve semplicemente a veicolare la rilevanza e la portata del messaggio.
La rivoluzione e' alle porte a diversi livelli e condiziona i pazienti, come chi se ne prende cura e le istituzioni in molti modi diversi. Questa rivoluzione non accade poi da sola, non sarà strettamente focalizzata non avrà esiti su un solo aspetto tra tutti quelli della medicina e della vita dei pazienti.
La rivoluzione portera' a:
⁃ trattare i pazienti come persone e non come malattie;
⁃ migliorerà la comunicazione sincrona in modo bidirezionale;
⁃ affronterà temi come la trasparenza nei prezzi, nel valore e nella qualità;
⁃ aiuterà la collaborazione all'interno del team e quindi non sarà più necessario passare da un documento all'altro, facendo continue verifiche;
⁃ ci guiderà tra enormi quantita' di dati importanti e strumenti che modificano i comportamenti che forse saranno in grado di incorporare questi dati per tracciare la propria vita e incidere sulla salute;
⁃ rafforzerà la volontà di ogni paziente di essere attivo per la propria salute;
⁃ aumenterà enormemente la competenza di ogni paziente nel capire la propria malattia e nel valutare le varie opportunità, e contemporaneamente la speranza di vita di chi non vuole essere consapevole non sarà pregiudicata.
I pazienti come detto al primo punto prenderanno il controllo della loro salute e questo e' solo la punta dell'iceberg della rivoluzione."
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