Come muoiono i medici? Non come lo facciamo noi, anche se dovrebbe essere cosi’...
Vi segnaliamo questo articolo - apparso sul sito Zocalo - traducendone alcuni passaggi significativi. L'argomento ha subito suscitato un acceso dibattito e speriamo che anche voi abbiate voglia di commentarlo con noi (potete utilizzare la nostra pagina su Facebook o su Twitter).
Non e’ frequentemente un argomento di discussione, ma i medici muoiono e non lo fanno come il resto degli americani. Quel che diverso non e’ tanto il trattamento che loro ricevono rispetto agli altri pazienti, ma la quantita’ di trattamenti. Con tutto il tempo che investono nel rinviare la morte degli altri, quando si tratta di affrontare la loro sono piuttosto sereni. Sanno perfettamente quel che sta succedendo, conoscono le varie opzioni e di solito hanno a disposizione tutte le cure che desiderano. Eppure se ne vanno tranquilli.
Ovviamente i dottori non vogliono morire, desiderano vivere. Ma conoscono abbastanza la medicina moderna per comprenderne i limiti. E conoscono abbastanza la morte per capire quel che tutti temono: di morire in preda al dolore e di morire da soli. Loro invece ne parlano con le loro famiglie. Vogliono essere sicuri che quando il momento arrivera’ non ci saranno gesti eroici, vogliono essere certi che non subiranno alcun tentativo di rianimazione, con le costole rotte da un massaggio cardiopolmonare, nei loro ultimi istanti di vita.
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