Nuove strategie per aiutare i bambini ad elaborare le emozioni negative
Quando la natura aiuta i bambini a ritrovare il loro benessere psicologico
La psicologia si è da sempre interessata delle emozioni infantili come strumento di conoscenza e apprendimento del mondo esterno. Per approfondire le strategie educative uno studio condotto in Cile ha scoperto come l’attività all’aperto aiuti a regolare le emozioni nei bambini.
In ogni cultura le emozioni hanno significati e valori diversi
Le credenze (beliefs) sono meccanismi automatici che guidano il processo decisionale e la valutazione degli eventi nel mondo esterno (Goodenough, 1963). Come per altri tipi di credenze anche quelli sulle emozioni vengono apprese sin dalla più tenera età nella relazione con i genitori (Hyson & Lee, 1996).
Gli adulti significativi aiutano i bambini a riconoscere le emozioni, a dar loro un nome e a gestirle (Parker et al., 2012). L’origine delle credenze emotive é molto probabilmente nel contesto culturale (Mesquita & Frijda, 1992) come dimostrato dalla loro incredibile variabilità territoriale. Ogni quadro di riferimento emotivo infatti riflette e reitera i valori, le norme e i costumi esistenti in quella determinata comunità di persone (Harkness & Super, 1992).
La funzione guida delle credenze può quindi aiutare a capire come l’apprendimento delle emozioni possano rendere una cultura più o meno simile all’altra.
I Tamang del Nepal ad esempio pongono l’enfasi sulla compassione e la volontà di condividere con gli altri molto probabilmente per via della loro fede nel buddismo tibetano. Nelle loro interazioni con i bambini infatti cercano di minimizzare la rabbia ma danno molto peso alle esperienze di vergogna. Questo perché nella loro cultura viene promosso un ideale di bambini socialmente aggraziati e consapevoli della loro aggressività.
Il Brahman tende invece a nutrire la rabbia forse a causa della sua posizione gerarchicamente privilegiata nelle caste indù (Cole et al., 2006). Culture apparentemente simili possono differire l’una l’altra a seconda dei valori o della posizione sociale dei loro membri arrivando ad influire sull’educazione dei bambini.
La maggior parte delle conoscenze attuali sulle beliefs sono state studiate principalmente negli Stati Uniti, in Europa e in Asia trascurando altre parti del mondo come il Sud America. Con il suo melting pot dato dall’incontro con altri Paesi occidentali e da un forte radicamento alle tradizioni originali il Sud America si presta perfettamente alle indagini sulle esperienze legate alle emozioni (Raval & Walker, 2019).
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Le emozioni secondo la cultura Mapuche
Lo studio di Halberstadt et al. (2020) della North Carolina State University ha esaminato due culture che vivono fianco a fianco in Cile e le loro convinzioni sulle emozioni dei bambini.
I Mapuche sono gli autoctoni del Sud del Cile e in Argentina e hanno resistito alle invasioni degli Incas e degli spagnoli per oltre 300 anni. Quando i nuovi Paesi del Cile e dell’Argentina si unirono la vita dei Mapuche fu caratterizzata da lotte per il recupero delle loro terre e il riconoscimento nei settori sociali e educativi.
I Mapuche sono riusciti tuttavia a mantenere intatte gran parte delle loro credenze culturali senza essere completamente assimilati dalla società cilena. Nella loro cultura gioca un ruolo cruciale il profondo rispetto per l’ambiente come simbolo di benessere (de la Cuadra, 2015) e unità tra uomo e natura (Mariqueo & Calbucura, 2016).
Il loro forte senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente si riflette anche nelle loro convinzioni riguardo le emozioni. La centralità del valore del coraggio deriva molto probabilmente dal senso di protezione delle loro terre per secoli sotto la tirannia dei popoli dominatori (Oertwig et al., 2019).
Dal punto di vista educativo sono state tuttavia riscontrate delle differenze tra i genitori Mapuche e gli insegnanti di altre culture ( Riquelme et al., 2016). Mentre i docenti vengono formati secondo un metodo di apprendimento che predilige la partecipazione attiva ed emotiva dei bambini la cultura dei Mapuche enfatizza la conoscenza nel e dal mondo naturale.
Ai più piccoli viene infatti insegnato ad ascoltare ed osservare gli adulti come strumento appropriato per apprendere forme di conoscenza non sperimentabili direttamente (Quilaqueo & Torres, 2013). Proprio per questo approccio i bambini Mapuche imparano a non parlare direttamente con gli adulti e tali comportamenti vengono definiti problematici dalla cultura occidentale. Non è raro che a questi bambini vengano erroneamente diagnosticati disturbi emotivi e comportamentali a causa di punteggi bassi nelle valutazioni del linguaggio (Gutierrez Saldivia, 2018). Si può quindi affermare che lo squilibrio tra la realtà percepita e la realtà oggettiva sia più attribuibile al sistema di riferimento culturale che alle caratteristiche dei bambini (Riquelme et al., 2017).
A tal proposito Amy Halberstadt, professoressa di psicologia, ha aggiunto:
“Molte persone nelle culture occidentali ritengono che i bambini siano meno capaci di quello che sono. Il nostro studio però vuole dimostrare che questo non è un fenomeno universale”.
I ricercatori hanno quindi condotto un sondaggio con interviste e focus group su un campione di 271 genitori ed insegnanti di cui 106 appartenenti ai Mapuche.
I risultati hanno dimostrato che i genitori Mapuche hanno più fiducia nei loro bambini nell’affrontare la paura perché li supportano nello sviluppo di abilità emotive in grado di interpretare il mondo esterno (Oertwiget al., 2019).
La professoressa Halberstadt ha dunque aggiunto:
“Non stiamo parlando di atteggiamenti stoici ma di bambini in grado di comprendere e accettare una situazione senza alcun timore”.
Un altro importante contributo della tradizione Mapuche é la loro convinzione per la quale la natura sarebbe uno strumento di regolazione delle emozioni nei bambini (Kondo et al., 2018).
Afferma infatti la professoressa Halberstadt:
"Credono anche che la natura possa aiutare i bambini a calmarsi, aiutarli ad affrontare la tristezza in modo positivo e regolare efficacemente le emozioni negative”.
In conclusione gli studi hanno dimostrato come le credenze emotive possano variare a seconda della cultura di riferimento e fornire strumenti differenti allo sviluppo psico emotivo dei bambini. I risultati futuri potrebbero allargare lo sguardo alle strategie alternative di regolamento delle emozioni come le attività a contatto con la natura. L’utilizzo di prospettive differenti potrebbe aiutare a diminuire anche le eventuali sovradiagnosi di disturbi comportamentali.
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Fonti:
Halberstadt A.G., Oertwig D., Riquelme E.H., (2020) Beliefs About Children’s Emotions in Chile. Frontiers in Psychology; 11 DOI: 10.3389/fpsyg.2020.00034
Kondo M. C., Jacoby S. F., South E. C., (2018). Does spending time outdoors reduce stress? A review of real-time stress response to outdoor environments. Health Place 51, 136–150. doi: 10.1016/j.healthplace.2018.03.001
Oertwig, D., Riquelme, E. H., and Halberstadt, A. G. (2019). Respect and fear: socialization of children’s fear among the Mapuche people of Chile. Cult. Brain 7, 212–238. doi: 10.1007/s40167-019-00077-y
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