ADHD - Disturbo dell'attenzione e iperattività modelli, analisi, diagnosi e intervento

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09126 Cagliari

Scheda del corso

Crediti ECM: 30

Titolo: ADHD - Disturbo dell'attenzione e iperattività: modelli, analisi, diagnosi e intervento

Autore: Alessandra Pontis

Responsabile scientifico: Alessandra Pontis

Editore: ebookecm.it

ISBN: 9788831253178

Ore di studio: 30

Codice ECM: 4146-404709

Professioni: Assistente sanitario, Biologo, Educatore professionale, Fisioterapista, Infermiere, Infermiere pediatrico, Logopedista, Psicoterapia, Neurologia, Pediatria (pediatri di libera scelta), Medicina generale (medici di famiglia), Neurofisiopatologia, Psichiatria, Pediatria, Neuropsichiatria infantile, Ortottista/assistente di oftalmologia, Psicologia, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva

Obiettivo formativo: Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura

Validità: sino al 31/12/2024

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Abstract

Dai modelli neuropsicologici alle diverse modalità di intervento, dall’eziologia fino ai programmi comportamentali, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività é ancora oggi uno dei temi più discussi nella comunità scientifica.

Il libro vuole offrire al professionista una cassetta degli attrezzi utile tra teorie ormai comprovate e programmi psicoeducativi in fase di sperimentazione per fornire una chiave di lettura che si basa su un approccio positivo e multimodale. Tra dubbi e miti da sfatare, il mondo dell’ADHD affascina e divide gli studiosi, aprendo filoni di ricerca sempre nuovi.

Un punto di riferimento per chi si affaccia per la prima volta nell’universo del modello biopsicosociale e un momento di riflessione per chi ha già avuto modo di lavorare con bambini e adolescenti ADHD e le loro famiglie. Attraverso un percorso che parte da lontano, dalle prime rilevazioni del disturbo nel corso della storia fino alla convalida del DSM, approfondiremo i fattori di rischio e di protezione nell’insorgenza dell’ADHD, le fasi dell’assessment e della valutazione a tutte le fasce d’età per poi passare per le differenze di genere e i passi fondamentali per un trattamento efficace nei diversi contesti di appartenenza come la scuola, senza trascurare gli aspetti emotivo-relazionali come l’etichettamento e la tendenza ad uno stile cognitivo ottimista. Alla luce delle ultime scoperte delle neuroscienze e dei nuovi approcci basati sulla tradizione millenaria della meditazione, non manca un’attenzione particolare verso quelle piccole ma grandi assenze della formazione attuale: gli adulti ADHD. Quali sono le loro caratteristiche? Quali sono gli interventi più efficaci? Quale contributo stanno offrendo al mondo del lavoro e dell’imprenditorialità? L’occhio e il cuore sempre orientati verso un’ottica life-span e patient-oriented dove é l’interdipendenza tra i vari protagonisti a decretare il successo del processo terapeutico e l’autodeterminazione dell’individuo. La psicologia positiva sancisce a tutti gli effetti il passaggio dal modello del deficit al modello della resilienza rispondendo a tutte le domande di professionisti, genitori e docenti che vogliono valorizzare i punti di forza e garantire il diritto alla felicità delle persone ADHD.

Indice

Introduzione

PARTE PRIMA: Inquadramento teorico del disturbo

Introduzione

1. Alcuni cenni storici: dalle lesioni cerebrali al DSM

2. Origini neurobiologiche del disturbo

2.1. L’ipotesi genetica

2.2. La via dopaminergica

2.3. L’ipotesi ambientale

2.3.1 Depressione materna e ADHD

2.4. Altre condizioni ambientali

2.5. Il processo stadiale e i limiti della letteratura

3. E’ possibile spiegare l’ADHD? il contribuito dei modelli neuropsicologici

3.1. Il Modello del Deficit di Autoregolazione di Virginia Douglas

3.2. Il Modello Energetico di Sergeant

3.3. Il Modello della Processazione delle Informazioni Temporali di Castellanos

3.4. Il Modello del Deficit dei Meccanismi della Ricompensa (delay-adversion) di Sonuga-Barke

3.5. Il Modello del Deficit delle Funzioni Esecutive di Barkley

4. Come si manifesta l’ADHD: i sintomi primari

4.1. Attenzione

4.2. Iperattività

4.3. Impulsività

4.4. Motivazione

5. La centralità delle Funzioni Esecutive

5.1. Internalizzazione del linguaggio

5.2. Memoria

5.3. Pianificazione

5.4. Autoregolazione della motivazione o arousal

5.5. E’ tutta una questione di attenzione?

PARTE SECONDA: Diagnosi dell’ADHD

1. Uno o più disturbi?

2. Dal DSM-IV al DSM 5

2.1. Differenze di genere nell’ADHD

3. Conoscere per osservare: assessment e strumenti di valutazione

3.1. Strumenti di valutazione e questionari

4. Comorbidità e diagnosi differenziale

4.1. ADHD e Disturbi Specifici dell’Apprendimento

4.2. ADHD e Disturbo dello Spettro Autistico

4.3.ADHD e Disturbo della Condotta

4.4. ADHD e Disturbi dell’Umore: depressione e ansia

4.5. Altri disturbi associati all’ADHD

5. Comunicare la diagnosi di ADHD: alcune indicazioni operative

6. Assessment nell’ADHD adulto

7. Guida alla normativa dell’ADHD

PARTE TERZA: Cosa identificare, come agire: scegliere la modalità di intervento

1. L’approccio multimodale

1.1. Il trattamento farmacologico: i dubbi dei genitori

2. La parola che cura: gli interventi psicoeducativi

2.1. La famiglia come spazio di apprendimento: il parent-training

2.2. Apprendere insieme: il ruolo della scuola

2.3. Strategie metacognitive per l’apprendimento efficace

2.4. Social Skills Training

2.5. Apprendimento cooperativo: la peer education e il valore della relazione

3. Le nuove frontiere degli interventi psicoeducativi: il contributo della mindfulness

4.La terapia cognitivo comportamentale per gli adulti

5. Alcuni miti da sfatare per poter intervenire con efficacia

PARTE QUARTA: Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività come risorsa

1. Dal modello del deficit al modello della resilienza: la rivoluzione della psicologia positiva

2. Penso dunque sono: il peso della stigmatizzazione

2.1. L’auto-etichettamento

2.2. Self-perception: il positive illusory bias ovvero l’ottimismo naive

3. Tu sei ok, io sono ok: gli stili attributivi

3.1. Apprendere il lessico positivo nella scuola

3.2. Crescere è cambiare: da che punto guardi il mondo tutto dipende

3.3. E’ solo una fase? Lo stile attributivo negli adulti

4. Il modello della resilienza: un mare calmo non renderà mai competente un marinaio

4.1. Think outside the box: il lato creativo dell’ADHD

4.2. ADHD ad alto funzionamento: un nuovo modello di imprenditorialità

Conclusioni

Bibliografia

Sitografia

Note sugli autori

Alessandra Pontis
Psicologa esperta in processi di apprendimento, ha un Master in Disturbi dell’apprendimento e Difficoltà Scolastiche e per anni si è occupata di riabilitazione e diagnostica di disturbi del neurosviluppo (DSA, ADHD). Nel corso della sua formazione professionale si è specializzata nel campo delle abilità grafo-motorie e nella sensibilizzazione del recupero della scrittura a mano. È iscritta alla Società Italiana di Psicologia Positiva. Il suo lavoro come libera professionista si basa sulle teorie e sulle metodologie della psicologia positiva per le consulenze ed il supporto formativo nel settore pubblico e privato.

Contenuti

Acquisizione competenze tecnico-professionali
acquisire conoscenze sulle modalità di assessment e sugli strumenti di valutazione per il processo diagnostico; individuare eventuali comorbidità e strutturare un intervento efficace sulla base dei punti di forza dei singoli casi; sviluppare modalità di comunicazione positiva per gestire in maniera assertiva l’interdipendenza tra professionista, famiglia e istituzioni; valorizzare l’autonomia e l’autodeterminazione dell’individuo ADHD secondo un’ottica life-span e multimodale.

Acquisizione competenze di processo
valorizzare la consapevolezza dell’ADHD come disturbo neurobiologico e promuovere maggiore sensibilità verso i trattamenti farmacologici e psicoeducativi; riconoscere la tutela dei diritti e la valorizzazione dei punti di forza di ogni individuo; stimolare la riflessione sui fattori predittivi di uno stile cognitivo ottimista; migliorare la comunicazione tra professionisti sanitari, famiglia ed istituzioni allo scopo di incentivare il benessere individuale e sociale.

Acquisizione competenze di sistema
valorizzare i punti di forza del modello biopsicosociale allo scopo di promuovere una cultura patient-oriented; supportare il modello della resilienza nei diversi contesti di vita come la famiglia, la scuola ed il mondo del lavoro.

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