Le nuove generazioni e il loro rapporto con una società in continuo cambiamento
Tra studenti curiosi di nuove esperienze, nativi digitali e multitasking, le nuove generazioni pongono nuove sfide alla società moderna. Con le loro richieste di selettività e personalizzazione di prodotti e servizi non solo di beni di consumo ma anche culturali ed educativi, i giovani sono al centro delle ricerche scientifiche degli ultimi anni.
Per imparare a conoscerli, gli studiosi si sono concentrati sui comportamenti e caratteristiche comuni dei cosiddetti millennials, in modo tale da coinvolgerli nel mondo della cultura e migliorare la qualità della loro vita.
Una o più generazioni?
Nell’ambito dell’undicesimo Rapporto dell’Associazione Civita, dal titolo “Millennials e Cultura nell’era digitale. Consumi e progettualità culturale tra presente e futuro”, l’indagine condotta dal Centro Studi dell’Associazione Civita in collaborazione con Baba Consulting, costituisce un’importante analisi in termini strategici delle nuove generazioni, suddivise per fasce d’età:
- la Generazione Y (18-32)
- la Generazione Z (15-17)
Fasce composte da giovani che si ritrovano, in questo periodo storico-culturale, a compiere importanti scelte nella loro vita, come l’uscita dalla famiglia di origine o la transizione dallo studio al lavoro.
Il campione è stato analizzato dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo e ha sondato cinque aspetti:
- identità e autorappresentazione;
- valori e aspettative sulla società contemporanea;
- significati e ruolo della cultura nei contesti personali e sociali;
- attitudine al consumo culturale; propensione alla produzione creativa.
Dall’indagine è risultato che i Millennials sono soggetti ambiziosi, sebbene siano portatori di un senso di frustrazione per il futuro lavorativo ed economico. Mentre dal punto di vista valoriale il campione si è focalizzato più sull’ambito della famiglia e delle relazioni dirette, anziché sul sistema di appartenenza più ampio.
Millennials e cultura
Per quanto riguarda l'approccio con la cultura il campione è stato suddiviso in quattro gruppi:
- i custodi dallo stampo conservativo tradizionalista che vivono la cultura come un passaggio di testimone dalla generazione precedente;
- gli artefici, curiosi e interessati dalle nuove modalità di esplorazioni della cultura;
- i cercatori che considerano la cultura come un veicolo per crescere di status sociale;
- i funamboli, sperimentatori dell’equilibrio tra la tradizione culturale e l’innovazione moderna.
Qualsiasi sia il loro rapporto con la cultura, essa è uno strumento attraverso il quale sperimentare e conoscere, non solo in termini esperienziali (frequentare cinema, teatri, musei, assistere a concerti, dedicarsi alla lettura etc.) ma anche per la propria crescita personale.
E’ una generazione differente da quelle precedenti e questo deve essere un fattore importante nella pianificazione delle università, delle biblioteche e altre istituzioni e organizzazioni. Al riguardo, i giovani ritengono che le proposte di arricchimento culturale arrivino proprio dalla società: nel 70% dei casi, scuola e università detengono la responsabilità mentre in secondo piano i mass media e internet.
Millennials e tecnologia
Tuttavia non va dimenticato il potere formativo del web, secondo la generazione dei millennials.
Nel suo articolo di riferimento del 2001, Marc Prensky ha proclamato che esiste un divario digitale tra nativi digitali e immigrati digitali. Coloro che sono nati tra gli anni 1980 e 2000 sono considerati "madrelingua del linguaggio digitale dei computer, video giochi e Internet "(Prensky, 2001).
L’autore ha definito l’apprendimento dei millennials come sostanzialmente diverso dai loro predecessori, sia in termini di produzione che di elaborazione finale del pensiero. Inoltre, Prensky tsottolinea l’importanza di adattare la pedagogia ai nuovi stili di apprendimento, soprattutto nell’istruzione superiore e accademica, implementando più corsi online e favorendo l'uso dei media digitali.
Per rimanere in tema un sondaggio condotto per la Media Awareness Network nel 2001 ha rilevato che il 79% dei giovani canadesi aveva accesso a Internet da casa, mentre il 43% utilizzava Internet ogni giorno. Tra i partecipanti il 46% ha dichiarato di aver usato Internet per la prima volta tra gli 8 e i 10 anni (Apple Canada, 2004).
La maggior parte del tempo trascorso su Internet è a scopo di intrattenimento. In particolare, il Web ha come scopo:
- la ricerca, il download o l'ascolto di musica (78% contro il 50% del resto della popolazione),
- i giochi online (66% contro 49 %),
- l'utilizzo di canali come You Tube o altri siti di streaming video (62% vs. 36%)
- l'uso di siti Web televisivi per quasi il 50% degli intervistati (Dominiak, 2007).
Per quanto il computer e Internet svolgano un ruolo chiave nella vita dei Millennials, il telefono cellulare è visto come un manufatto culturale che "rappresenta la scelta, la flessibilità, la libertà, la connessione, la dipendenza dalla tecnologia e questi sono i tratti distintivi dello stile di vita del Millennio” (Huntley, 2006).
Parliamo dunque di utenti esperti che creano, condividono e ricercano informazioni.
Da una parte i motori di ricerca li aiutano a localizzarle in modo efficiente mentre dall'altra fogli di calcolo, database e mappe concettuali li aiutano a organizzare, interpretare e utilizzare le informazioni in nuovi modi (Apple Canada, 2004).
Anche i blog e i tag sono diventati meccanismi ampiamente diffusi per condividere e cercare informazioni pertinenti (Kavis, 2007). Essere "esperti di Internet" ha permesso a questa generazione di essere estremamente efficiente nel trovare e filtrare rapidamente le informazioni necessarie in maniera critica (Vogel, 2001).
Una panoramica ampia e dagli innumerevoli aspetti che può aiutare la società a cablare e adattare i suoi sistemi di informazione ed educazione proprio sulla base delle esigenze delle nuove generazioni.
Affrontare rischi e pericoli del mondo che cambia e proporre nuove strategie di coping è compito della comunità scientifica, argomento trattato anche nel nostro corso ECM "Burnout e dipendenza da lavoro nelle professioni sanitarie" in cui la tecnologia svolge un ruolo chiave nella vita dei professionisti delle nuove generazioni.
Leggi anche:
Ebook ECM "Burnout e dipendenza da lavoro nelle professioni sanitarie"
Fonti:
Huntley, R. (2006), The World According to Y: Inside the New Adult Generation, Allen & Unwin, September 2006
Kavis, M. (2007), Born Free – The Internet Generation – Part II, ITtoolbox Blogs, 15 April 2007, http://blogs.ittoolbox.com/eai/madgreek/archives/born-free-the-internet-generationpart-ii-15702, Accessed 1 June 2007
Millennials e cultura nell’era digitale, l’indagine dell’Associazione Civita, in https://www.agenziacomunica.net/2019/10/31/millennials-e-cultura-nellera-digitale-lindagine-dellassociazione-civita/