ECM: chi paga i corsi? I costi sono detraibili?
Chi paga i corsi ECM dei dipendenti?
Sappiamo ormai tutti che i corsi ECM sono obbligatori per tutto il personale sanitario: infermieri, medici, psicologi e biologi, tutti quanti devono per leggere aggiornare le proprie conoscenze attraverso degli appositi corsi sostenuti da provider autorizzati dalla Commissione Nazionale ECM o dalle Regioni o Province autonome. Ma chi paga i corsi ECM al personale sanitario? Ovviamente c'è da fare fin da subito un distinguo: per i liberi professionisti e per i dipendenti, come è immaginabile, la faccenda è diversa.
ECM e personale sanitario dipendente
Il costo dei corsi ECM per i dipendenti, che si tratti di ECM FAD (formazione ecm a distanza) o in aula, è di fatto rimborsabile da parte della propria organizzazione sanitaria. È possibile accedere a questo rimborso effettuando l'apposita richiesta, la quale è sottoposta ai relativi regolamento organizzativi interni ed alla successiva approvazione degli uffici preposti. Per esempio, dunque, un dipendente di un ente pubblico come ASL, AO, AOU o di una qualsiasi altra Agenzia Sanitaria o Istituto pubblico, una volta frequentato un corso ECM, non dovrà fare altro che presentare l'apposita domanda al proprio Ufficio Formazione di riferimento, accompagnandola con tutti i dati di riferimento sul corso ECM frequentato. Nello specifico, va sottolineato che ogni Agenzia Pubblica dovrebbe essere dotata di uno specifico modulo per la richiesta di rimborso, il quale dovrebbe essere facilmente reperibile online o in sede.
Rimborsi ECM per il personale sanitario dipendente: il caso di una farmacia
Un altro caso abbastanza esemplificativo è quello dei farmacisti dipendenti: così come specificato dall'Ordine dei Farmacisti, infatti, per i corsi ECM è previsto sia un rimborso del costo della partecipazione che la concessione di apposite ore per frequentare i suddetti corsi. Il rimborso in questo caso è dunque a carico della farmacia in questione e quindi del datore di lavoro, il quale ovviamente deve controllare che lo specifico Corso sia certificato e riconosciuto dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua e che il dipendente vi abbia effettivamente partecipato con successo.
Corsi ECM per i liberi professionisti: sono detraibili?
Per i liberi professionisti del personale sanitario, invece, i corsi ECM sono detraibili al 100%. A cambiare del tutto le carte in regola sarà in realtà il Ddl del 'Jobs act autonomi', il quale, una volta entrato in vigore, farà sì che le spese di partecipazione a corsi ECM, congressi, convegni o simili, incluse anche le spese di viaggio e di soggiorno, siano completamente deducibili. I liberi professionisti, così, potranno detrarre un massimo di 10 mila euro per ECM, aggiornamento formativo di altro tipo e master. Lo scopo di questo provvedimento, come si può agevolmente intuire, è quello di dare un'ulteriore spinta alla formazione professionale, non bastasse l'obbligo imposto dalla legge e il conseguente rischio di illecito disciplinare per chi non si ritrovasse in pari con i crediti ECM.