ECM, assicurazione professionale e sanzioni: cosa cambia dal 2024
Il 2023 è un anno di svolta per tutti Professionisti Sanitari relativamente all’obbligo ECM e all’obbligo Assicurativo (Polizza RC Professionale). Da agosto 2014 infatti, con la conversione del D.P.R. 137/2012, ogni libero professionista sanitario è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale. Da gennaio 2023, con la conversione in legge del DL 152/2021 (PNRR). diventa inoltre operativo l’emendamento all’Articolo 10 della Legge Gelli: a decorrere dal triennio formativo ECM 2023-2025, chi non è in regola con almeno il 70% dell’obbligo formativo previsto dal programma di Formazione Continua in Medicina, non sarà protetto dalla copertura assicurativa in caso di contenzioso.
Roberto Monaco (Presidente del Co.ge.a.p.s.) ha dichiarato: “il nuovo triennio 2023-2025 è iniziato e le trenta professioni sanitarie obbligate all’ECM hanno tutto il 2023 per poter sanare i crediti non ottenuti nei trienni precedenti. In attesa dell’insediamento della nuova Commissione Nazionale ECM, quello che si sa è che chi non risulterà in regola in questo triennio avrà delle grosse difficoltà con le assicurazioni. Le compagnie potranno infatti negare la copertura assicurativa a chi non risulterà in regola con l’obbligo. Da questo punto di vista il triennio 2023-2025 è importante per l’aspetto assicurativo, perché sappiamo che chi non ha ottemperato ai crediti formativi per almeno il 70% non può acquisire una polizza assicurativa. La formazione continua non sarà utile solo per dare ai nostri cittadini il massimo della qualità delle prestazioni sanitarie, ma diventerà anche un obbligo per l’efficacia dell’assicurazione professionale”. Ma 2023 si conferma un anno fondamentale per l’ECM anche per altri due motivi: recupero debito formativo pregresso e sanzioni.
Recupero debito formativo ECM triennio 2020-2022
La Commissione Nazionale ECM ha infatti approvato la delibera che consente di mettersi in regola con l’obbligo formativo del triennio 2020-2022 fino al 31 dicembre 2023. In aggiunta, si prevede una “proroga” anche per il recupero dei crediti formativi dei trienni precedenti (2014-16 e 2017-19), ma le linee guida operative non sono ancora state rese note. La certificazione dell’assolvimento dell’obbligo ECM per questi periodi potrà essere conseguita attraverso crediti compensativi definiti secondo provvedimento della nuova Commissione Nazionale della Formazione Continua che si insedierà a breve. Oltre ai 150 crediti ECM previsti per il triennio 2023-2025, è dunque possibile recuperare sino a 450 crediti per i trienni precedenti, ma solo entro quest’anno. Per maggiori informazioni è possibile leggere la nostra news sullo spostamento dei crediti ECM dal 2023 ai trienni precedenti.
Sanzioni dal 2024
A dicembre 2023. come detto sopra, si conclude la possibilità di regolarizzare eventuali debiti formativi ECM. Dopo svariate provoche, è dunque ipotizzabile che a partire dal 2024 verranno avviate le sanzioni per inadempienza ECM. In previsione di ciò, il Co.ge.a.p.s. ha infatti inviato a tutti Ordini delle professioni sanitarie una lettera nella quale fotografa lo stato dell’arte in merito agli iscritti e alle iscritte non in regola per i trienni 2014/2016 e 2017/2019. Ancora una volta, Roberto Monaco (Presidente del Co.ge.a.p.s.) ha spiegato che “L’obiettivo della lettera inviata è quello di offrire la possibilità a tutti gli Ordini delle professioni sanitarie di valutare la situazione e decidere autonomamente cosa fare nei confronti di chi risulta inadempiente. Le sanzioni per chi non assolve all'obbligo ECM, che sono previste per legge e che partiranno probabilmente nel secondo semestre 2024, vanno dall’avvertimento, alla censura fino alla sospensione. Superando il solo approccio sanzionatorio, che verrà definito di comune accordo da tutte le Federazioni degli Ordini, la leva strategica dell’ECM non è punire, ma garantire una formazione continua e di qualità con il fine primario di erogare prestazioni sanitarie adeguate e di alto valore ai cittadini”.
L’invito per tutti i professionisti e le professioniste in regola è dunque quello di proseguire la propria formazione con particolare attenzione alla qualità dei percorsi frequentati. Per chi non fosse in regola, l’invito è quello quello di rispettare l’obiettivo dell’attuale triennio ECM 2023-2025 e cogliere l’opportunità di recuperare eventuali debiti formativi 2014-202 entro il 31 dicembre 2023.
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