PROROGA ECM 2023: La FNMOCEO IN AUDIZIONE AL SENATO
Ieri, 16 gennaio 2023, la Fnomceo ha svolto un’audizione al Senato, presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio. Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli ha rimarcato la necessità di chiarire la norma che trasforma il triennio 2020-2022 in quadriennio 2020-2023 e offre tempo ai professionisti sanitari sino al 31 dicembre 2023 per acquisire i 100 crediti ECM previsti.
«Si chiede un autorevole intervento di codeste Commissioni – sostiene Anelli - affinché, durante l’iter parlamentare del disegno di legge n. 452, possano essere apportate delle modifiche volte a chiarire che, mantenendo la suddivisione in trienni formativi (ndr 2020-2022 e 2023-2025), il periodo sul quale si estende la proroga dell’acquisizione dei crediti da conseguire nel triennio 2020-2022 sia da riferirsi all’anno 2023 con scadenza al 31 dicembre 2023».
Anelli ha inoltre proposto che il 2023 possa essere dedicato anche ad acquisire crediti compensativi, per recuperare quelli non conseguiti nei trienni 2014-2016 e 2017-2019, a favore di chi non si fosse messo in regola entro il 31 dicembre 2021 come previsto. Più in generale, ha sottolineato la necessità di migliorare il sistema ECM attraverso rigore e programmazione a lungo termine.
«Il Sistema ECM – insiste Anelli - a 20 anni dal suo avvio richiede un rilancio delle sue attività, per meglio rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale e allo sviluppo professionale. Bisogna puntare sulla qualità degli eventi formativi – ha sottolineato - per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza. La formazione deve essere adeguata alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale, che deve fare i conti con i nuovi scenari legati, ad esempio, all’intelligenza artificiale, alle inedite frontiere della bioetica, alla cronicità e, non ultima, alla multidisciplinarietà e al lavoro in équipe».
Per Anelli è fondamentale che sia garantita la qualità dell’assistenza: da qui l’invito al raccordo con il Ministero della Salute, che ha esperienza nel riconoscimento dei titoli, e con gli Ordini Professionali, che coniugano la certificazione delle competenze con l’adesione a norme etiche condivise e di formazione continua condivise.