Lo sviluppo di malattie neonatali é correlato alle condizioni psicologiche della madre
La dermatite atopica é una condizione antinfiammatoria che si sviluppa sin dai primi di anni di vita. Studi recenti condotti nella Northwestern University hanno dimostrato la possibilità di una correlazione tra lo sviluppo della malattia e le condizioni psicologiche materne nel periodo prenatale.
La dermatite atopica neonatale é correlata alla condizioni psicologiche materne?
La dermatite atopica (AD) é una delle principali cause di sofferenze e anemia nei paesi sviluppati (1) caratterizzata da prurito, dolore e disturbi del sonno. E’ inoltre un elemento importante nelle spese sanitarie dei paesi sviluppati per via della sua diffusione e delle malattie croniche ad essa correlate (2) come depressione, ansia e istinti suicidi.
Le ricerche evidenziano come lo stress materno prenatale potrebbe aumentare il rischio di malattie allergiche nei bambini (3,4). I risultati riportano infatti l’associazione tra fattori psicologici dell’adulto e sviluppo dell’asma nel neonato (5).
Anche nello studio di 6 è stato dimostrato come le condizioni emotive della madre siano responsabili del rischio di dermatite atopica neonatale ed eczema (7,8). Lo stress ossidativo infatti é uno dei meccanismi che influiscono maggiormente sul benessere fisico.
A tal proposito il livello di ossigeno reattivo (ROS) è stato ritenuto responsabile della patogenesi dell’AD (10). Il sistema disintossicante del feto infatti è estremamente sottosviluppato e solo la capacità protettiva della placenta può mitigarne gli effetti /11. L’alta produzione di ROS durante la gravidanza riduce le capacità disintossicanti placentari esponendo il feto allo stress ossidativo e alla possibilità di sviluppare AD dopo la nascita.
Per poter approfondire la correlazione tra il disagio materno prenatale e l’insorgenza di AD neonatale Chang et al. (2016) hanno analizzato due coorti separate di neonati:
- COCOA: Cohort for Childhood Origin of Asthma and Allergic Disease che identifica i fattori di rischio per le malattie allergiche infantili (12, 13) come la presenza di steroidi alterati e alti livelli di ROS su un campione di 973 diadi.
- PSKC Panel Study on Korean Children progettato per rilevare caratteristiche come lo sviluppo, il comportamento e l’istruzione del bambino (14) su un campione di 1531 diadi.
Nella coorte COCOA é stato inoltre misurata la depressione e l’ansia materna prenatale attraverso due questionari:
- CESD (Center of Epidemiological Studies Depression), self-report somministrato nei tre mesi di gestazione (10)
- STAI-T (State-Trait Anxiety Inventory-Trait subscale) composto da 20 items su scala Likert che misura il livello di ansia nella gravidanza (15)
Nella coorte PSCK é stata invece utilizzata la Kessler Six-question Psychological Distress Scale (18)dove le madri sono state invitate a raccontare il loro stato psicologico 30 giorni prima e subito dopo il parto.
Nello studio di Chang et al. (2016) le partecipanti sono state divise in due gruppi a seconda della severità del livello di disagio psicologico riportato. I risultati del K6 sono stati successivamente raccolti anche dopo sei mesi dal parto. Dai risultati é emerso che lo stress materno prenatale aumenta significativamente la probabilità di sviluppare dermatite atopica nella prole anche a fronte di un adattamento psicologico neonatale.
La correlazione non è stata osservata solo nel COCOA ma anche nella coorte PSKC (Chang et al., 2016).
L’analisi della placenta delle partecipanti ha sottolineato inoltre la presenza di stress ossidativo e aumento di glucorticoidi nei bambini nati prematuramente. I bambini con madri in difficoltà riportavano un livello più basso di HSD2 placentare, un enzima capace di trasformare il cortisolo in una forma inattiva (23).
Lo stress materno potrebbe dunque influire sullo sviluppo immunitario del feto (22). A tal proposito un livello eccessivo di cortisolo interrompe l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) fetale e influisce sul sistema nervoso autonomo (22). L’asse HPA infatti modula le risposte immunitarie e la sua iperattivazione svolge un ruolo cruciale nella vulnerabilità alla dermatite atopica (28).
Lo studio di Chang et al. (2016) ha dimostrato che fattori psicologici pre e post-natali sono strettamente correlati (5,7). E’ importante sottolineare come questo sia il primo studio prospettico che utilizza gli effetti dei costrutti di ansia e depressione in relazione all’insorgenza di AD.
Lo stress materno é stato però valutato sulla base di un self-report che potrebbe non essere efficiente quanto un’intervista strutturata (12,14). Nella coorte PSKC inoltre i livelli di disagio materno sono stati valutati dopo la nascita con uno strumento diverso (K6).
La comparazione tra i risultati della coorte COCOA e PSKC ha tuttavia riportato una buona coerenza statistica utile alla progettazione della valutazione prenatale di AD.
La correlazione depressione materna e dermatite atopica nello studio della Northwestern University
Lo studio del team di Jonathan Silverberg (2020) della George Washington Università School of Medicine and Health Sciences ha invece esaminato la correlazione tra la depressione materna e paterna nel periodo post-partum e l’effetto nei bambini e negli adolescenti con AD.
A tal proposito Silverberg, autore senior dello studio, ha affermato:
“ Sappiamo che i fattori emotivi possono esacerbare gli effetti della dermatite atopica e influenzare il decorso della malattia. La famiglia e altri fattori ambientali possono avere un impatto sull’AD”.
Nello studio di Silverberg et al. (2020) é stato dimostrato che la depressione post-partum era associata ad una maggiore probabilità di sviluppare l’AD nella tarda infanzia con sintomi più persistenti e presenza di disturbi del sonno.
In conclusione gli studi hanno dimostrato che fattori di stress psicologico nei genitori sono indicatori di una possibile insorgenza di malattie allergiche nei neonati. Punteggi più alti di depressione materna aumentano inoltre la probabilità di sviluppare AD. La ricerca futura dovrebbe focalizzarsi sullo screening precoce dei meccanismi biologici implicati nella dermatite atopica. La possibilità di sviluppare interventi personalizzati ed efficaci nelle madri con sintomi di depressione e ansia può fornire uno strumento per prevenire lo sviluppo di disturbi post-partum.
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Fonti:
George Washington University. "Maternal depression and atopic dermatitis in children linked." ScienceDaily. ScienceDaily, 21 January 2020.